iwasnesos

semplici pensieri confusi scritti di notte

Categoria: friends

To My Little Miss Sunshine

Quante parole nei tuoi sguardi silenziosi e nei sorrisi complici. Nei sorrisi accennati. Negli sguardi rubati. Quante incomprensioni nelle lontananze, negli irrinunciabili momenti d’autoisolamento. ..pericolosi. Quante domande il vento porta via. Mentre chiediamo le risposte al mare. Mare mare.. Mentre la verità va alla deriva, come un pallone lanciato da ragazzi che giocano tra loro, la sera.  Nuotare non servirà.

Così ci sediamo sul bagnasciuga e lo lasciamo andare, lontano, insieme.

Il tempo del pensiero.

Ed è il tempo dei pensieri. dei pensieri che si fanno strada tra le corde delle emozioni e riportano all’ordine del giorno quelle piccole questioni che hai in sospeso lì dentro. qui dentro. e oggi all’ordine del giorno c’è che mi manchi. c’è che oggi avevo voglia di una lunga camminata perso per milano ed ero solo, bu. c’è che mentre la stanchezza mi portava verso il letto, mentre toglievo le lenti, lo sguardo stanco, mi son venuti in mente quei momenti in cui avevamo un posto tutto nostro, con una pazza che ci portava colade salatini e sorrisi..gli unici clienti. le serate in cui abbiamo capito che era possibile fidarsi. che era possibile capirsi, come non avremmo mai creduto. perchè succede ancora. e tu sei così lontana. ogni volta che ti leggo mi sembra di guardarti negli occhi. che sorridono un po’. perchè siamo due scemi saggi, siamo due asini che volano, siamo.. due aquiloni stretti per la mano.. Vorrei che vedessi i miei occhi, mentre ti parlo della generosità, della fiducia nuova, dei legami che si rafforzano, perchè così capiresti. Vorrei avere quelle ore spese a perdersi nelle parole per cercare un senso ai rapporti e all’amicizia, al confine con l’amore. E lo so che esagero perchè è solo questione di un po’ di tempo. Ma se a qualcuno il tempo era servito per dimenticarti, a me sta servendo a capire che di tempo insieme non ce ne sarà mai abbastanza.

[Buonanotte Koali, ti voglio bene!]

Delle verità e delle passioni.

Non si può dire spesso per davvero la propria colpa nel figurarsi sentimenti d’altri. e le strategie. così le delusioni precipitano come chicchi di grandine a perforare i teli stesi a riparo dai raggi di un sole di felicità. chè fino ad un momento fa.. eppure la realtà è il patchwork rammendato dei frammenti inzuppati. tuoi e di altri. e allora non so darti la parola di conforto. non la so dare neanche a me. eppure ti basti, che ti penso.

Alice.
In treno, riguardo le foto appena scattate. La ragazza accanto a me sta ascoltando elisa, la musica si diffonde dalle cuffie, il volume alto. Questa canzone mi ricorda molte cose. Ma lei dopo poco dorme, la testa ciondola. Lascio le foto e prendo dallo zaino il libro che sto rileggendo avidamente. Leggendo e rileggendo. Il mondo senza di me. Ricordo, l’avevo preso per regalarlo, per caso, perché il protagonista ha il mio nome, perché era di un autore ancora poco noto, perchè…le poche parole lette da pagine aperte a caso mi avevano costretto a non lasciarlo sullo scaffale. Lo lessi e lo regalai a chi volevo mi capisse davvero. Se l’ha mai letto, non lo so.
Mi rendo conto solo ora che i personaggi han 21 anni. Mi sembrava un’età lontana, mi sembravano grandi e diversi, solo qualche anno fa. Eppure ora 21 anni io li ho. E sono sempre più simile a questi spiriti di carta e sensazioni, sentimenti, insicurezze. Mentre mi interrogo sul mondo senza di me. Sul mondo con me. Sulle amicizie che nascono e quelle che naufragano. Sugli amori passati. Sulle relazioni strane, nuove, diverse, di chi mi sta intorno. Mi stupisco dell’affetto. Mi stupisco di essere ascoltato. Di essere interrogato. Mi stupisco delle differenze. Le indago, le interpreto, le faccio mie.
Mi perdo nelle piccole cose, i particolari, che mi piacciono tanto. E mi ritrovo a cercare una strada, non trovo palmipedoni, seguo il mio sentiero, a tentoni. A volte mi rendo conto di chi non smette di cantare al mio fianco. Sbagliando le parole. Di parlare mentre una macchina va rapida per la tangenziale nella notte fresca. Siamo soli, ma siamo in due. A sapere di che cosa sappiamo, a sapere di che cosa sa la difficoltà di donarsi, la delusione, la speranza. Siamo così vicini da essere una cosa sola eppure per questo come poli simili di una calamita ci respingiamo, diffidenti. Le stesse paure, gli stessi istanti in cui sentirsi a disagio, in cui gli sguardi assonnati si intrecciano ad una brioche divorata sul treno la mattina presto. Mentre lo zucchero a velo lascia traccia dei nostri momenti.
Ecco, non so se volevo parlare di te con queste poche parole. Eppure mi sono ritrovato a percepire il tuo sguardo insicuro che si mostra forte e risoluto nell’affrontare le sfide che si crea. Perché ti vedo ogni giorno scontrarti con il mondo senza di te. E allora siamo uguali. Ti voglio bene.
 
"Forse il tormento di non amare nessuno è uguale a quello di amare qualcuno. Fretta e senso di spreco. Come siamo convinti: siamo il tesoro che nessuno scopre, siamo gli angeli che nessuno intravede. Ma ora bisogna crescere, essere più onesti. Accettare di essere isolati. Nessuno ha il dovere di amarci. Se qualcuno che amiamo a sua volta ci amerà, non sarà per un nostro diritto ma sarà un dono raro, imprevedibile."
[M.Mancassola, Il mondo senza di me]

Un lungo post di sensazioni.

Ale

La mano meccanica si muove veloce sulle stridule note di un motivetto sintetico, precipita, si chiude malefica e non rapisce il meraviglioso esemplare di dinosauro viola contenuto nella gabbia. Si tratta di quei malefici vinci-pupazzi da salagiochi. e quello che bramo è un Dino grande quanto un bambino di dieci anni. dopo qualche tentativo lascio giocare quella specie di sfigato dietro di noi. e lo vince! porca…..%çà$%!"$%! lo vince e lo dona alla attempata signora che c’è con lui. comincio ad odiarli. e ad inseguirli preparando piani di rapimento. li ritroviamo dentro il cinema.. li inseguiamo ancora, mentre la signora lasciva accarezza e molesta il pupazzo toccandolo in ogni modo. è l’ora del film. noi sala 7, loro si avviano alla sala 4..(i piani di furto sembrano fallire) controlliamo sugli schermi. nella sala 4 non c’è nessun film. qui c’è qualcosa che non va..

Chiedi alla polvere. una storia d’amore stemperata nei colori pastello di una los angeles di inizio secolo e negli sguardi intensi e disadattati di un colin farrel davvero bravo. film un po’ lento, finale un po’scontato.. ma  poesia che non fa mai male. tra personaggi quasi onirici e silenzi e imbarazzi e paure e amore e morte. dolci contrappunti.

Usciamo dalla sala rimpiangendo il nostro dino. e nel parcheggio eccoli. i nemici. la signora si tiene in braccio il dinosauro. è il momento, dobbiamo investirli. saliamo in macchina. loro ancora a piedi. acceleriamo. giriamo, acceleriamo. sale in macchina. accomoda il dino di fianco a lei. infame. quanti insulti le abbiamo tirato. andiamo a casa. amareggiati un poco.

Saturday night. Piove. piove proprio di brutto. accostati con giù i finestrini in un piazzale deserto, come scambisti, decidiamo che fare. localino nuovo. un parcheggio che mi fa sudare mille camice. comodo divanetto di pelle nera. tutto è rivestito di pelle nera. anche i bagni. CS ci intrattiene con le ultime news sui suoi amori combattuti. la sproniamo. alla conquista, alla conquista! improvvisiamo un surreale festeggiamento di compleanno per GG. nel secchiello insieme allo spumante arriva un candelotto di dinamite acceso che non accenna a spegnersi e appicca il fuoco a tutte le cameriere che vi si avvicinano. gustoso siparietto. si brinda, si sorride, si sta bene. a proposito, buon compleanno amico surreale.

Io e SA richiamati all’ordine da SG ci teletrasportiamo dall’altra parte della città (ode alla tangenziale) per rendere la serata.. Plastica. Salutiamo, riconosco un po’di amici di SG incontrati alla strana festa si qlc tempo (e post)  fa. Si ricordano di me, non di SA e lei: ..eh ma io ho cambiato pettinatura.. Entriamo subito grazie alle ehm.. doti.. dell’esuberante ragazza dal nome di frutto (ERNF.. per semplicità ER).  appena dentro uno straziante vociare dall’oltretomba ci inquieta per circa 10 minuti. SA: cos’è sta roba?! Me (che solo in quel momento realizza): è la Oxa.. processo a me stessa.. SA&Me: Orroooore. Fortunatamente (?!) poco dopo interviene la pubblicità del ferrero roche a salvarci. ER non mi da tregua insistendo in complimenti: Come sei bello, ma sei proprio bello, ma sei vestito proprio bene. Forse si aspetta che ricambi.. Me: è evidente che sei miope! ER (con aria truce): …ci vedo benissimo! Mentre ci trasportiamo faticosamente da una parte all’altra dello stanzino mi stritola una maniglia dell’amore. SA: credo che ER ti voglia violentare. Me: :-/  In tutto ciò un avvenente svedese causa incidenti diplomatici vari tra gli amici di SG. Io non me ne accorgo.. molto grave. perdo colpi. Con la promessa di presentarmi in forma smagliante alla prossima festa di ER nella sua fastosa residenza lasciamo il cubicolo divertiti dalla serata.

Domenica di cazzeggio. Verso notte guardo rapito Una lunga domenica di passioni. colpevole della lacrima di cui all’intervento precedente. ho adorato amelie. non penso come molti han scritto che questa pellicola soffra dell’inferiorità da secondo figlio. ancora colori pastello, ancora morte, ancora amore, ancora contrappunto d’emozioni. aspre. due film così in un weekend son troppi. questa primavera mi sta segnando. il senso di insoddisfazione latente (ma tu cosa vuoi? che hai da lamentarti?) la debolezza sotterranea sotterrata l’incertezza le responsabilità. sono una ben misera preda dei pettirossi delle rondini e dei cieli chiari fino a sera. quest’anno basterebbe un niente alla capitolazione. e allora.. arrivano i barbari, arrivano i barbari! ma i barbari non vennero.

E vive ancora il sentimento delle cose, mentre noi amiamo controllare tutto
La vita i pensieri degli altri, la morte
E non amiamo neanche il pane che mangiamo. Noi non ringraziamo
Ma vive ancora il sentimento delle cose
Vivono gli alberi le case i sassi i nostri sogni le tv a colori, le navi senza radici. E siamo stupidi a pensare di esser soli,
senza più limiti senza più colori
Mentre noi siamo tesi a moltiplicare tutto.

Stitch&Me

Happy birthday to you. Piove ed è il giorno del sorriso. tu vuoi essere il sole, ti regalo il mio sorriso. e il sorriso di un bimbo sotto a un girasole sconfigge tutto il grigio. mi vedo da fuori e mi sento strano. ma mi capisco forse. è tutto chiaro, tra le rime che non scrivo. e nelle parole che non leggi ..ma ci siamo. Ti voglio bene marinaio.

Appunti di week.end

Ti concedi la riduzione per il teatro di Delitto e castigo e ti vibrano tutte le corde dell’introspezione fomentando la tua peggiore malefica malattia.. ovviamente l’aperitivo pre.teatro è accompagnato dallo sbagliato, facilita la speculazione filosofica.. la mia accompagnatrice se la dorme tutta, o quasi.. io invece rimango rapito dalla scenografia labirinto e dalla tensione perversa che conduce Raskolnikov alla disfatta totale. e alla rinascita nell’amore. sonja, sonja.. non c’è ora al mondo uno più infelice di te.. […] e perchè? perchè non ti ho conosciuto prima? perchè non sei venuto prima!.  Tutti i miei dubbi sulla riduzione a dramma del grande romanzo di Dostoevskij si involano davanti all’immensità di Glauco Mauri.

Sabato mattina in cantiere ad assistere l’architetto. i clienti scelgono le finiture.. e si portano i bambini! piccoli terribili riproduttori di ultrasuoni con capacità distruttiva sopra la norma. cotali esseri cominciano a calpestare, toccare, strappare, pasticciare ogni cosa.. si nutrono di banane di proporzioni mai viste in continuazione (la madre nasconde un container della chiquita nella borsa..è ovvio..) e tentano di sconfiggermi – io che tento di sorvegliarli – uscendo sul balcone, mangiando le piante della fioriera e appiccicando la bocca aperta piena di banana spiaccicata e pianta masticata al vetro della porta finestra.. non posso resistere.. li abbandono al loro destino..

mentre torno divago per i campi.. e va a finire che scopri una milano dimenticata. con campi, rogge, mulini e salici piangenti. e va anche a finire che ti perdi! ma ti perdi dolcemente. e ti ritrovi con calma..

Tubero l’avevo quasi dimenticata. ma quando c’è da scegliere il film per la nostra seratina casalinga non ho dubbi. voglio rivederlo. SA deve assolutamente vederlo! Dillo con parole mie. Strepitoso. l’estate scorsa l’ho visto infinite volte. e fu tormentone con fumo blu ed il fantastico balletto. perchè il cioccolato fa dimagrire.. e allora – non bastandoci il grozzo aperitivo e la lauta cena.. – sprofondiamo nel gelato.. con me, tu puoi, fumare la tua pipa quando vuoi.. col dolce sorriso che la raffinata e leggera  commedia ti stampa in viso.. dall’inizio alla fine..

e domani di nuovo sotto.

ah..dimenticavo. se mi volete veder accoppiato evitate di presentarmi personaggi con la verve di fagiani imbalsamati. ve ne sarò grato…

In the hole: comprami!

Me, SA (SuperAmica) e SG (Supergaio) decidiamo di dar sfogo al nostro irrefrenabile bisogno di trash e SA ci conduce a una serata pseudo gay-eterofriendly e cose varie.. non ci importa chi, ci importa.. trash! Succede quindi che:  a)  allegra cantata durante il percorso in macchina – la pula al vedere SA al volante con la maschera di zorro in fronte ci ferma – patente e libretto –  proprio mentre cicciolina rivela tutte le sue abilità canore alla radio (voglio il xxxx..)  b) vado in visibilio quando nel locale si manifestano la Sirenetta e Ursula: io la gioia darò.. non posso trattenermi dal cantarla tutta suscitando lo stupore di SG : ma sei il doppiatore originale?!  😉  c)  Comprami, io sono in vendita… il maniaco vecchiaccio di turno ci prova a intervalli regolari con me e SG – e tutto il resto del locale..(SA mi aiuta a dimostrargli che non c’è trippa per gatti)   d) individuiamo a inizio serata tra i pochi mascherati – si ricordi il terribile felino con la coda  – un tipo travestito da donna con parrucca alla Marge Simpson uguale alla zia di SA (Zia Travona) e mentre poi SG si fuma l’ultima sigaretta prima di andare,  ZT arriva di soppiatto e si siede tra me e SG e: come mai avete già i cappotti? ve ne andate già..? siete appena venuti e ve ne andate subito? tutti così gli uomini.. vengono e se ne vanno.. ah..  :-/

Surprises.

Tu sei Ale? – AleOrange? – Sì – Piacere Nesos – e tu Dan vero? – Piacere Dan – Piacere Ale – Ale – Ale – Dan.  Piacere.  🙂

Indovina chi viene a cena..

 Dinner shadows

"Ma non si poterono ammirare a lungo quegli eleganti artifizi, perchè il soffitto a cassettoni incominciò improvvisamente a rimbombare e ne tremò tutto il triclinio. Sconcertato, balzai in piedi per paura che qualche equilibrista scendesse dal soffitto. Anche gli altri convitati alzarono il volto, aspettando di vedere che razza di novità fosse per piovere dall’alto. Ed ecco  che apertosi il soppalco venne calato un grandissimo cerchio, tolto evidentemente a una grande botte, con appese tutto intorno corone d’oro e flaconi d’unguento. Mentre ci invitavano a prendere codesti doni da portare via, mi voltai verso la mensa.."

..what  a strange queer night..

there’s a party! here we go.. anche se festeggiato e luogo sono pressochè ignoti, trascinati da SA (SuperAmica) io e CS (Costume e società) ci disperdiamo per le colline.. e ben presto è chiaro l’alto tasso di gaiezza dei partecipanti. noi di certo non ci formalizziamo. impossibile un resoconto completo.. ecco poche perle in ordine rigorosamente cronologico..:

Fuori dalla casa incontriamo alcuni invitati, ci presentiamo e io faccio notare che in ogni caso non mi ricorderò mai tutti i nomi.. così, per dire qualcosa.. e una specie di dolce e gabbana mi fa: segnateli, prendi nota..           :-

CS incontra un compagno di uni che, colto sul fatto, fa outing e gli presenta il tipo, sottolinea che all’uni non lo sa nessuno e CS già non vede l’ora di dirlo a quelle due o tre persone.. nel frattempo – prima di innumerevoli volte – viene chiesto a SA se io e lei stiamo insieme e a risposta negativa il conseguente: ah ma è gay allora?  CS sconvolta: Noooo!

A far da barista c’è una tipa di cui mi hanno parlato – con un nome ridicolo che non cito per ragioni di privacy- .. mi schiaffa in mano un gin lemon e mi intrattiene parlandomi delle gioie del turismo sessuale.. :-    Arriva NG (Napoli girl) e si interessa alla mia facoltà chiedendomi se è vero che nell’altra sede, non la mia, ci sono banchetti ai quali danno il vino gratis tutti i giorni… prendo il bicchiere e mi do alla macchia! 

Ma non mi nascondo bene e mi  ritrovo a far compagnia proprio a NG  mentre si fuma una sigaretta. intanto converso amabilmente con DC (donna carina) e altre amabili ragazze che a sopresa non si risparmiano complimenti.. (assomigli al tipo di una nostra amica però..più bello!). Per me sarebbe già troppo.. non sono abituato a tanta generosità.  le percentuali della festa mi sono favorevoli  ma incasso compiaciuto.. finchè NG non se ne esce con: certo che è nu peccato che sì così bello e si ricchione..  e io: veramente sarei etero.. NG: uh, evviva, ce ne stanno solo tre alla festa e uno l’ho trovato io, ma chebbello!  e io già sto studiando come evadere di nuovo al più presto (DC nel frattempo intimorita da lei è rientrata..) ma si presenta una novità imprevista, arriva RA (ragazzo allupato) e fingendosi interessato alla conversazione – perchè io lo ero soprattutto – mi palpa.. eh sì.. e mentre cerco di respingere l’assalto NG fa: ma tu si sicuro che sei etero?

Ingaggio con SG (supergaio, amico di SA e già nostro amico) una simil lotta con bastone del limbo alla ninja turtle scambiandoci sguardi truci e pseudo assassini. la folla è in delirio. è chiaro ormai che qui sono un fenomeno paranormale da baraccone.  ed è chiaro che io devo essere ubriaco.

Raggiungo il bagno per ragioni meramente fisiologiche e chiudo bene – non si sa mai , RA non manca di provarci non appena mi vede. ma tralascio un piccolo particolare… l’antibagno! esco e mi ritrovo chiuso nell’antibagno con lui che non ha perso l’occasione. RA: mi piace prendere per il culo gli etero.. Io: va bè sei simpatico, non mi da fastidio se mi prendi  per il culo.. gli brillano gli occhi lascivi, io ingenuo capisco e riparo: ..solo metaforicamente intendevo! e tenta di mettere le mani ovunuqe.. brama un bacio e accenna alla possibilità di violentarmi. :-  fermarlo è un’ impresa. sembra lo scoiattolo della spada nella roccia… ve lo ricordate?

Si balla ancora un po’prima di andare, tanti sorrisi a destra e manca, ma che successo.. mi sento quasi un blue a trl (orrore..) e incasso da RA mentre sto andando via un: ciao stupendo.  Direi che con questa serata ho accumulato riserve sterminate per i momenti di cali di autostima.. altro che legge sul risparmio energetico! e comunque è peraltro evidente che oltre a quello di gaiezza era alto pure il tasso di miopia.. !  peccato per CS, niente trippa per gatti nel suo caso..ma ha già dato la sera prima.. quindi… si torna a casa divertiti e soddisfatti.. (e con il numero di RA.. che prendendomi il telefono ha cercato di chiamarsi per avere il numero che non gli davo..ma non c’era campo…!)

on air at the party – con apposito balletto: Bugiarda – Mietta     :-