iwasnesos

semplici pensieri confusi scritti di notte

Mese: ottobre, 2004

Qualche giorno fa, in treno, stanco, stato catatonico, sprofondato nelle sabbie del sonno, una voce che è un po’salvezza, che era l’unica desiderata, insperata, latrice di sconfinata serenità. e lo sa. (purtroppo forse). c’è tanto da ringraziare e niente da spiegare, come sempre. perchè alla fine le parole contano quel poco per essere ali d’emozione, la barchetta su cui viaggia il solo conoscitore della rotta. l’isola lo accoglie in festa. grazie.

Davanti a uno sbagliato, sommerso di tartine, è bello stupirsi di nuovo per quanto sia bello stare insieme ai tuoi compagni di viaggio. spesso dimentico, spesso sottovaluto, ma in queste settimane faticose sapere di potermi ricaricare grazie a loro mi rafforza. grazie a tutti, grazie costume e società… E ora si ricomincia con un’altra settimana da incubo.

Oggi ho vagato per tutta la città, da Lambrate a via Montenapoleone, sul magico tram 5, in metropolitanta, di corsa, passeggiando, tra librerie, gallerie d’arte, smauisti e pendolari con un inutile grande pacco in mano.. è in giorni come questi, anche se grigi, monocromi e cupi che Milano mi travolge col suo sottile fascino e subdola si insinua nelle vene e mi fa suo. solo ti senti sollevato da terra, accolto e cullato dal suo imprevisto genius loci, prescelto tra tanti che passano e vanno. anche milano ti rende sereno se ne respiri la frizzante aria di vita e guardandoti attorno non ti curi nemmeno dello smog che inali..se ti perdi e ti ritrovi per le tue stesse strade..

E’ riemersa dopo tanto tempo nella memoria…

You could be my unintended
Choice to live my life extended
You could be the one I’ll always love
You could be the one who listens to my deepest inquisitions
You could be the one I’ll always love

I’ll be there as soon as I can
But I’m busy mending broken pieces of the life I had before

First there was the one who challenged
All my dreams and all my balance
She could never be as good as you

You could be my unintended
Choice to live my life extended
You should be the one I’ll always love

I’ll be there as soon as I can
But I’m busy mending broken pieces of the life I had before

I’ll be there as soon as I can
But I’m busy mending broken pieces of the life I had before

Before you

Buonanotte.

Ho paura di fingermi me stesso.

Oggi accadranno terribilmente troppe cose.

C’è tanto, troppo da fare. è cominciata la folle attività universitaria di produzione e lavoro. ma non è solo questo a far piovere stasera.

Strano tornare a casa alla sera ed è già buio.

E’ bello il cielo di Milano, quando si fa sera. il grigio di ogni giorno trascolora in blu d’incanto, con quell’azzurro cupo a stemperare un po’la notte, e le luci che si accendono pian piano. lì in cartoleria lei punta i gomiti sul banco e abbandona la testa fra le mani. vede attraverso la vetrina l’indaco che scende a disperdere i pensieri, che accompagna a casa ognuno, un po’di fretta, un po’più sereno. mentre con lei la vita è stata avara: nessuno la attende, di fretta non ce n’è, gioca con la scarpa e un poco si dispera, in fondo in fondo. ma passa quel ragazzo e le sorride, attraverso la vetrina, fa un gesto con la mano nel dirle buonasera. si scioglie un po’quel gelo, e il blu di fiaba avvolge anche il suo cuore, spegne le luci, abbassa la serranda e se ne va, camminando nella sera.

Mille

Vivamus, mea Lesbia, atque amemus,

 Rumoresque senum severiorum

 Omnes unius aestimumus assis.

 Soles occidere et redire possunt ;

 Nobis cum semel occidit brevis lux,

 Nox est perpetua una dormienda.

 Da mi basia mille deinde centum,

 Dein mille altera, dein secunda centum,

 Deinde usque altera mille, deinde centum ;

 Dein, cum milia multa fecerimus,

 Conturbabimus illa, ne sciamus,

 Aut ne quis malus invidere possit,

 Cum tanto sciat esse basiorum.